Norma e normalità. Malattia mentale, diritti, responsabilità
Il concetto di “normalità” psichica ha una funzione a un tempo descrittiva e prescrittiva. La normalità non è solo, in senso statistico, “ciò che generalmente si verifica” ma, in ambito psichiatrico, è anche un qualcosa di auspicabile, ciò che l’individuo malato deve conquistare o ritrovare al termine del percorso terapeutico.
Nella definizione del confine tra comportamento normale e patologico ci troviamo dunque alle prese con una serie di modelli che si vengono ad affiancare alle norme etiche, religiose, giuridiche, nel più ampio genus delle norme comportamentali. La norma che indica lo stato di salute viene costruita, al pari dei precetti morali o dei comandi giuridici, sulla base della cultura e dei valori dominanti della società di cui è espressione. Tra i diversi tipi di norme di comportamento vi è commistione, contaminazione, talvolta confusione.
In questo lavoro ho cercato di evidenziare come il rapporto tra malattia mentale e regolamentazione giuridica, tra psichiatria e diritto, sia anche un rapporto di interazione, di interscambio di saperi, finalità, linguaggi.